Giamaica, geografia ed ambiente
Cristoforo colombo alla vista dell?isola la descrisse
come "la più leggiadra che occhi abbiano mai visto: montagnosa... tutta piena di valli,
campi e pianure".
Tra le tante isole dei caraibi, la Giamaica è la terza isola più grande per estensione
e nonostante le sue dimensioni siano ridotte, vanta una straordinaria diversità di
territori e vegetazione.
Il perimetro dell?isola è caratterizzato da una ridotta pianura costiera interrotta
da baie, ad eccezione della parte meridionale, ove vi sono ampie zone pianeggianti e
lunghi tratti di costa non frastagliata.
Gran parte delle località turistiche sono collocate lungo la costa settentrionale,
dove la vegetazione è florida e le spiagge sono caratterizzate da sabbia bianchissima.
La parte interna dell?isola, invece, presenta delle erosioni con vaste vallate e
scoscese catene montuose che formano una barriera come quella nel Cockpit Country,
ossia una regione impenetrabile contraddistinta da colline rivestite di vegetazione,
colline e caverne sotterranee.
Gli altopiani cominciano a salire da ovest per poi raggiungere alle ripide
Blue Mountains a est, che raggiungono l'apice nel Blue Mountain Peak (2220 m).
Il clima marittimo tropicale della Giamaica consente che non vi siano grandi escursioni
termiche. Il tempo, in ogni caso, cambia velocemente, specialmente da maggio a dicembre,
quando le piogge sono più frequenti.
Nei mesi che intercorrono tra giugno e novembre potrebbero verificarsi gli uragani
anche se fortunatamente ben pochi di quelli che colpiscono la regione investono la Giamaica.
L'ultimo ad aver interessato l'isola è stato l'uragano Gilbert nel 1988, che ha
provocato ingenti danni.
Il clima idilliaco ha permesso lo sviluppo di migliaia di specie animali e vegetali,
anche se a causa dell'uomo ampie zone dell'isola sono state devastate con la
conseguenza che migliaia di specie si sono estinte.
L'unico mammifero nativo dell'isola è l'hutia, un grande roditore dal pelo
marrone simile al porcellino d'India che rischia l'estinzione. Gli animali importati
sono molti, tra cui le mucche, le capre e le manguste, un mammifero simile alla
donnola introdotto dall'India nel XIX secolo per combattere i ratti, anch'essi
giunti clandestinamente dall'estero, che vive lungo la costa meridionale.
In Giamaica vivono anche i coccodrilli, che popolano le zone umide nonché le lucertole e
rane. Gli uccelli sono numerosi, anche se alcune specie particolari si sono estinte e
molte altre sono a rischio. È facile vedere degli aironi guardabuoi in piedi sulla
schiena delle mucche e i John Crows ossia le cornacchie.
È possibile anche avvistare il bananaquit dal petto giallo, lo scaltro
kling-kling, civette, colombe, picchi, pellicani e colibrì.
Le scogliere coralline con i colori dell'arcobaleno sostengono le sinuose
meandrine e gli alcionari, che si muovono seguendo le correnti oceaniche, e
ospitano oltre 700 specie di pesci. Le tartarughe marine amano deporre le uova nelle
spiagge della Giamaica, anche se il loro numero è in diminuzione a causa della caccia.
Il lamantino, un mammifero marino a sangue caldo con un grande corpo gonfio,
un muso leggermente ottuso e una coda pinnata si può avvistare nelle paludi del sud.
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