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Saint Martin, la Storia


Saint Marten era abitata da amerindi emigrati su quest?isola dalla terraferma americana. L?isola era chiamata anticamente 'Soualiga' (Terra di Sale) in onore delle sue innumerevoli saline e il primo europeo che vi approdò fu Cristoforo Colombo. Il famoso esploratore sopraggiunse sulle isole settentrionali dei Carabi nel 1492 mentre cercava un passaggio ad ovest per mezzo del quale arrivare in Asia. L?anno successivo Colombo giunse nei carabi orientali avvistando prima Dominica ed otto giorni dopo Saint Martin che dedicò al vescovo san Martino di Tours. Al momento non tutti gli studiosi sono d'accordo sul fatto che Colombo fosse giunto effettivamente a Saint Martin. Sulla scia degli inglesi che nel 1623 avevano stabilito una roccaforte sull?isola di St Kitts, anche i francesi ed olandesi fecero reclamo dei territori nei Caraibi orientali stabilendosi a Saint Martin nel 1631. Due anni dopo successe che le due potenze vennero mandate via dagli spagnoli che erano stati i primi a reclamare l?isola pur non avendola mai colonizzata. Gli spagnoli nel 1644 sconfissero gli olandesi che tentavano di occupare l?isola: nella battaglia il famoso colonizzatore olandese Peter Stuyvesant perse una gamba. Quattro anni dopo il popolo spagnolo riconsiderò la sua situazione nei carabi e abbandonò spontaneamente l?isola di Saint Martin. I francesi e gli olandesi subito si interessarono a quest?isola e nonostante avessero stipulato nel 1648 un accordo per dividersi l?isola, in realtà se la contesero fino al 1817, quando vennero finalmente fissati in confini attuali. Fu avviata così la redditizia economia delle piantagioni che utilizzava gli schiavi importati dall?Africa. Le foreste vennero distrutte per far posto alle piantagioni di tabacco, indaco, cotone, caca, caffé e canna da zucchero. Nei primi anni del XIX secolo, purtroppo, la coltivazione dello zucchero diminuì e venne sostituita con la barbabietola prodotta in Europa; questo perché i mercanti risentirono delle lite tra inglesi e francesi che bloccavano la rotta delle loro navi. Quando nel 1848 venne abolita la schiavitù, a St Martin vennero bloccati i lavori nelle piantagioni e si diede inizio ad un?economia di sussistenza. Il pacifismo tra le due nazioni che si contendevano il medesimo territorio durò fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando prima i francesi e poi gli Alleati ne presero il controllo per difenderla. L?economia locale iniziò la sua lenta ripresa a partire dalla costruzione, da parte degli americani, di una pista d?atterraggio per velivoli militari, l?attuale aeroporto Juliana nella zona olandese, Sint Maarten. Dopo la fine della guerra l?aeroporto facilitò lo sviluppo dell?isola come legame di trasporti della regione e diede l?avvio all?industria turistica. Sulla storia recente di Saint Martin hanno un peso rilevante gli uragani e i danni da essi provocati; in particolare ricordiamo l?uragano Luis del 1995 e l?uragano Lenny del 1999. L?industria turistica ha risentito fortemente dei danni causati da questi fenomeni, perché diversi alberghi sono stati chiusi e il personale è rimasto senza lavoro.
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